Strongiloidiasi autoctona in Europa, case report e revisione sistematica della letteratura

La strongiloidiasi è una geoelmintiasi causata da Strongyloides stercoralis, un nematode che vive nel terreno e che può infestare l’uomo in seguito alla penetrazione della cute a diretto contatto con la larva. Nel mondo sono circa 370 milioni gli individui infetti, prevalentemente nei paesi tropicali. La patologia è diffusa anche in alcuni paesi appartenenti alle zone temperate dell’Europa del sud, compresa l’Italia. Il ciclo vitale dello Strongyloides permette al parassita di persistere per molto tempo nell’organismo a partire dalla prima infestazione, pertanto la patologia, spesso asintomatica, può decorrere misconosciuta per molto tempo. I casi descritti di strongiloidiasi autoctona, infatti, riguardano principalmente anziani infettati in giovane età. Le manifestazioni cliniche comprendono forme gastrointestinali, cutanee e respiratorie. Nel paziente immunocompromesso la strongiloidiasi può causare forme severe, potenzialmente letali, in seguito all’iperinfestazione o alla disseminazione larvale. Viene descritto un caso autoctono di una ragazza toscana senza storia di viaggi in zone endemiche, asintomatica e con eosinofilia persistente dai tre anni antecedenti alla diagnosi. E’ stata impostata una revisione sistematica della letteratura inerente i casi autoctoni in Europa, sia umani che canini. L’obiettivo dello studio è di chiarire se vi siano ancora zone da considerarsi endemiche al fine di individuare i soggetti a rischio da sottoporre a screening per questo parassita.

Letizia Ottino
letizia.ottino@outlook.com
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