Nuove strategie terapeutiche nelle infezioni da Enterobacteriaceae resistenti ai carbapenemi

Negli ultimi decenni si è assistito ad un aumento di microrganismi multiresistenti in ambito nosocomiale e la famiglia delle Enterobacteriaceae è tra quelle che ha sviluppato più antibiotico-resistenze, causando un problema clinico e di sanità pubblica rilevante. Dagli ultimi dati dell’ECDC (2015) emerge che il 33,5% dei ceppi di Klebsiella pneumoniae isolati nel nostro paese sono resistenti ai carbapenemi. Le infezioni legate a tale microrganismo sono associate ad un aumento della mortalità, delle durata delle degenza ed a un alto tasso di ricovero presso la terapia intensiva, con conseguente aumento dei costi sanitari. Fattori di rischio accertati per infezioni da CRE sono: comorbidità (quali neoplasie, insufficienza renale o epatica, diabete mellito, patologie cardiovascolari o respiratorie, etc.), ricoveri ospedalieri, in particolare nei reparti di terapia intensiva e chirurgia, recente somministrazione di antibiotici e posizionamento di devices. L’utilizzo di nuove strategie terapeutiche, quale l’utilizzo del doppio carbapenemico, può rappresentare una possibilità terapeutica in quei pazienti in cui non può essere utilizzata la colistina e nei ceppi colistino-resistenti. Inoltre, lo studio in-vitro del sinergismo di differenti combinazioni antibiotiche su tali ceppi può rappresentare un’innovazione nel campo della medicina personalizzata.

Francesca Cancelli
cancellifrancesca@yahoo.it
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