Elderly e HCV

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  • #8183
    Giuseppe Bruno
    Partecipante

    Grazie alla elevata efficacia e tollerabilità dei nuovi DAAs, anche popolazioni “complesse” come i pazienti > 70 anni possono essere trattati con successo per eradicare l’infezione da HCV. I soggetti anziani, infatti sono stati a lungo tempo “esclusi” dalle terapie IFN-based e difficilmente inclusi nei trials clinici anche con i DAAs (vedi review Vespasiani-Gentilucci U et al. Hepatitis C treatment in the elderly: New possibilities and controversies towards interferon-free regimens.World J Gastroenterol. 2015 Jun 28;21(24):7412-26). Un recentissimo studio uscito su Plos One (Maor Y, Malnick SD, Melzer E, Leshno M.Treatment of Chronic Hepatitis C in the Aged – Does It Impact Life Expectancy? A Decision Analysis. PLoS One. 2016 Jul 13;11(7):e0157832) impiegando un modello statistico ha evidenziato come l’eradicazione dell’infezione da HCV anche nei soggetti > 70 anni e con fibrosi epatica avanzata possa portare a un incremento dell’aspettativa di vita e della quality of life. Tuttavia, sebbene i nuovi DAAs permettano di raggiungere tassi di SVR sovrapponibili ai soggetti con età < 65 anni, i pazienti elderly rimangono comunque soggetti “fragili” la cui tipologia di trattamento va adeguata alla sua storia epatologica e clinica (presenza di numerose comorbidità) e alle interazioni farmacologiche dei DAAs con gli altri farmaci assunti. A tal proposito segnalo il lavoro del nostro gruppo presentato dalla dottoressa Claudia Fabrizio e presentato ad ICAR 2016 come comunicazione orale (OC35) in cui abbiamo analizzato 167 pazienti HCV + trattati con i DAAs suddividendoli in 2 gruppi: A (fino a 75 anni) e B (oltre i 75 anni). I pazienti over 75 presentavano maggiormente eventi avversi severi ma tali da non impattare significativamente
    sul completamento e l’efficacia della terapia. Che esperienza avete con i soggetti elderly nei vostri Centri?

    #9006
    Laura Nicolini
    Partecipante

    Ciao Giuseppe,
    personalmente non ho riscontrato problemi di tollerabilità e di efficacia in pazienti over75.
    Forse ci può essere un bias di selezione per cui solo i pazienti in ottime condizioni generali accedono al trattamento, mentre in coloro che hanno plurime comorbilità la tendenza è quella di posticipare fino a quando i pazienti non sono “perfetti”.
    Da voi capita lo stesso?

    #9007
    Giuseppe Bruno
    Partecipante

    Ciao Laura,
    sicuramente i pazienti elderly presentano un maggior numero di comorbidità e poli-terapie per cui l’avvio di una terapia antivirale con i DAAs, anche se efficace e sicura, può presentare delle problematiche. Comunque la disponibilità di numerose combinazioni può permettere di scegliere una “terapia su misura” per ciascun individuo, valutando le interazioni farmacologiche sul sito hepdruginteraction.com e modificando le terapie, con il supporto di altri specialisti (es. anti-ipertensivo da sostituire con un altro oppure sospensione temporanea di alcuni farmaci non salvavita). E’ indubbio comunque che i pz anziani rappresentano una popolazione da valutare attentamente prima di iniziare un trattamento. Vanno poi considerate anche le variabili sociali, culturali e motivazionali all’accesso del trattamento. La letteratura potrà fornirci, insieme all’esperienza quotidiana nei nostri Centri, dei dati più robusti sull’impatto dei DAAs nella popolazione anziana.

    #9008
    Sefora Castelletti
    Partecipante

    nel nostro centro abbiamo trattato diversi paziente over 70, che presentavano i criteri di inclusione AIFA. i pazienti sono stati valutati attentamente per le possibili intreazioni con le terapie in atto e, grazie alla collaborazione dei vari specialisti, abbiamo modificato dove possibile o altrimenti abbiamo strettamente monitorato le condizoni cliniche. sono stati esclusi solo quei pazienti che presentassero co-morbidità particolarmente complesse (es. malattia di Alzheimer in stadio avanzato).

    #9009
    Fulvia Mazzaferri
    Partecipante

    Anche nel nostro centro non abbiamo riscontrato particolari problemi di trattamento con DAAs nei cosiddetti grandi anziani con i criteri di inclusione AIFA. Ovviamente si trattava di pazienti in condizioni cliniche quantomeno discrete, è stata prestata particolare attenzione alle interazioni tra farmaci ed alle comorbidità nella scelta dei principi attivi ed è stato intensificato il follow-up. In questo modo abbiamo ottenuto risultati sovrapponibili alle altre fasce d’età in terapia.

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