Valutazione della fibrosi epatica post-trattamento

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    Marcello Trizzino
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    I risultati di diversi studi mostrano come le metodiche non invasive stanno diventando sempre più precise nel predire la fibrosi epatica in tutti i suoi stadi, riducendo la necessità di ricorrere alla biopsia epatica in un numero sempre più crescente di pazienti. Di recente, le linee guida per la gestione dei pazienti con infezione da HCV redatte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) indirizzate ai medici dei paesi con risorse economiche limitate [1], suggeriscono come APRI e FIB-4 possono essere utilizzati per la valutazione della fibrosi epatica rispetto ad altri test non invasivi più costosi, come il Fibroscan o il FibroTest. Il FIB-4 consente di rilevare correttamente la fibrosi severa (METAVIR F3-F4), in particolare un FIB-4 superiore a 3.25 consente di identificare la presenza di fibrosi, con un valore predittivo positivo di 82.1%, mentre un FIB-4 inferiore a 1.45 ha un valore predittivo negativo di 94.7% nell’escludere la fibrosi severa (F3-F4) [2].

    Il monitoraggio a lungo termine della fibrosi nei pazienti che hanno ottenuto l’SVR è molto importante. Come risultato di questioni etiche, la ripetizione delle biopsie epatiche non è più la prima opzione nell’era dei nuovi regimi antivirali DAA. Markers non invasivi potrebbero rappresentare una valida opzione ma la loro validazione nelle coorti di pazienti SVR con controlli bioptici a lungo termine è stata riportata in pochi studi e i risultati non sempre sono concordi. Le linee guida EASL non raccomandano l’uso di markers non invasivi nei pazienti SVR.

    Tuttavia una recente meta-analisi di studi a lungo termine in pazienti SVR sottoposti a biopsia di controllo, l’efficacia dopo 24 settimane dalla fine del trattamento era similare utilizzando indipendentemente FibroTest, Fibroscan e biopsia [3].

    In un altro studio comprendente 113 pazienti, entrambi i markers indiretti APRI, FIB-4 e Forns index correlavano con lo stadio di fibrosi valutato tramite biopsia dopo 5 anni dall’ottenimento dell’SVR [4].

    Lu M et al [5] ha valutato la riduzione a lungo termine (10 anni) della fibrosi sulla base dei markers indiretti APRI e FIB-4 su una popolazione di 4731 pazienti, di cui 1657 (35%) erano stati trattati e 755 (46%) avevano ottenuto l’SVR. Nei pazienti con SVR, il FIB4 era inizialmente più elevato rispetto ai pazienti non SVR, salvo poi ridursi drasticamente in maniera significativa nei 10 anni successivi, rispetto ai pazienti non trattati e ai pazienti non SVR (p<0.001).

    Diversamente, dopo 61 (48-104) mesi dalla fine del trattamento, un altro studio [6] di 33 pazienti che avevano ottenuto l’SVR ha mostrato che l’accuratezza di un panel di markers non invasivi (APRI, FIB-4, Forns index) era bassa nel predire la regressione della fibrosi rispetto alle biopsie di controllo.

    Come vi approcciate alla valutazione della fibrosi post-trattamento?

    [1] WHO Guidelines Approved by the Guidelines Review Committee. Guidelines for the Screening, Care and Treatment of Persons with Hepatitis C Infection. Geneva: WHO; 2014 Apr.
    [2] Macías J, del Valle J, Rivero A et al. Changes in liver stiffness in patients with chronic hepatitis C with and without HIV co-infection treated with pegylated interferon plus ribavirin. J Antimicrob Chemother. 2010 Oct;65(10):2204-11
    [3] Poynard T, Ngo Y, Munteanu M et al. Biomarkers of liver injury for hepatitis clinical trials: a meta-analysis of longitudinal studies. Antivir Ther. 2010;15(4):617-31
    [4] Tachi Y, Hirai T, Toyoda H et al. Predictive Ability of Laboratory Indices for Liver Fibrosis in Patients with Chronic Hepatitis C after the Eradication of Hepatitis C Virus. PLoS One. 2015 Jul 27;10(7):e0133515
    [5] Lu M, Li J, Zhang T et al. Long-Term Reduction in Liver Fibrosis, Based on Serum Biomarkers, in Patients With Sustained Viral Responses to Hepatitis C Virus Treatment. Clin Gastroenterol Hepatol. 2016 Jan 22.
    [6] Degasperi E, Grassi E, Fraquelli M, et al. Low accuracy of non-invasive tests for assessing residual cirrhosis in hepatitis C patients with a sustained virological response. J Hepatol 2014; 60(Suppl): S418

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