PrEP in Italia

Stai visualizzando 3 post - dal 1 a 3 (di 3 totali)
  • Autore
    Post
  • #8146
    Andrea Giacomelli
    Partecipante

    L’efficacia della profilassi pre-esposizione (PrEP) in persone ad alto rischio di contrarre l’infezione da HIV risulta ormai comprovata da diversi lavori presenti in letteratura.
    Citando le linee guida italiane: “la profilassi pre-esposizione (PrEP) con l’associazione dei farmaci tenofovir/emtricitabina eseguita nelle persone ad alto rischio di acquisizione di HIV e assunta in maniera continua o intermittente è efficace per la prevenzione dell’infezione di HIV [livello di evidenza AI]”.
    Sebbene tale strategia risulti supportata da un elevato livello di evidenza scientifica, viene tuttavia sottolineato nelle linee guida il fatto che la stessa risulti off-lable in Italia.

    Vorrei avere una vostra opinione in merito a tale strategia di prevenzione dell’infezione da HIV e inoltre se nella pratica clinica vi siate mai trovati a confrontarvi con pazienti che vi chiedessero di poterne usufruire.

    #8156
    Marcello Trizzino
    Partecipante

    Ritengo che ad oggi sia ampiamente dimostrata l’efficacia del trattamento con i farmaci antiretrovirali nel prevenire la trasmissione dell’HIV. I casi trattati infatti vedono il rischio di trasmissione sessuale di HIV al partner ridotto di almeno il 96%. Dunque parliamo di risultati eccellenti, almeno nella trasmissione eterosessuale, in soggetti che comunque sono aviremici. Tant’è vero che le linee guida britanniche non raccomandano alcuna PEP dopo rapporto sessuali non protetti con soggetti stabilmente virosoppressi. Personalmente ritengo che il vero obiettivo per ridurre la trasmissione di HIV sia la diagnosi e il trattamento di tutti i casi HIV positivi. Per quanto riguarda la PrEP, bisogna capire come giungere alla popolazione a rischio, magari con l’istituzione di un centro di riferimento che invii agli infettivologi. E chiaramente il follow-up di questi soggetti in profilassi per monitorare l’aderenza, ma anche una sieroconversione che implicherebbe una selezione di virus resistenti. Mi chiedo inoltre sia necessario profilassare i partner sierodiscordanti di pazienti virosoppressi, e a tal proposito vi linko un lavoro interessante (http://goo.gl/JQc9As).

    #8253
    Gaetano Maffongelli
    Partecipante

    Tra di noi esistono alcuni che hanno già avuto esperienze dirette con la prescrizione di PrEP?

Stai visualizzando 3 post - dal 1 a 3 (di 3 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.