Ciao a tutti,
credo che l’evento sia andato molto bene, ma penso anche che sia un punto di partenza per arrivare a qualcosa di più.
Sull’onda delle discussioni con alcuni di noi (e con davanti a me 3 ore d’inedia in treno) vorrei provare a riportare un po’ di proposte che potremmo sviluppare per le future edizioni:
1) valutazione: l’espressione di un unico voto in 30esimi mi sembra sia stata un po’ limitante per poter giudicare al meglio i lavori. Ad esempio potrebbe essere utile suddividere i lavori in modo da non giudicare nello stesso gruppo lavori di ricerca di base vs. “ricerca clinica” ecc.
Altra idea è l’introduzione di una griglia di valutazione con vari parametri (disegno dello studio, realizzazione, innovatività, qualità della presentazione orale, ecc.).
2) rotazione commissione giudicatrice: per rendere più trasparente e favorire il ricambio sarebbe utile che ruotassimo; magari la nuova commissione potrebbe essere costituita dagli autori dei lavori che hanno ricevuto la valutazione più alta…
3) parlando fra di noi mi sembra che sia emerso da più parti il desiderio di rendere questi incontri non solo una “vetrina” per mostrare il lavoro dei più giovani, ma piuttosto renderlo un momento dove porre le basi per collaborazioni che portino ad innalzare il livello della ricerca. Anche a tale proposito sono emerse diverse idee:
– creare grazie allo spunto dei lavori presentati uno spazio dedicato durante il quale poter discutere di progetti da svolgere in collaborazione;
– accettare come lavori inviati (e quindi anche valutati dalla commissione) dei progetti di ricerca che prevedano il coinvolgimento di più centri, creando un momento apposito dove vengano presentati; il tutto non sarebbe alternativo al punto precedente, ma lo integrerebbe;
– utilizzare questo forum anche come piattaforma per poter discutere di queste collaborazioni.
Penso che questa iniziativa possa davvero essere una bella opportunità di crescita per tutti noi.
Grazie a tutti quelli che hanno partecipato!
Caro Marco e cari Tutti,
Sono pienamente d’accordo con quanto scritto sopra, come in fondo ci eravamo anche detti dal vivo.
Oltre alle proposte fatte penso che nella rotazione sia essenziale rendere la commissione di di talent scout ( come è stata definita) più eterogenea possibile per competenza. Infatti durante l’incontro sono stati proposti numerosi lavori “laboratoristici” mentre mi sembra di aver capito che un po’ tutti noi eravamo più clinici.
Buon week end a tutti e a sentirci presto
Gaetano
Cari tutti,
Io ho trovato l’iniziativa assolutamente positiva, ricca di spunti ed un’ottima occasione per fare rete. Sono assolutamente in linea con le valutazioni e le proposte di Marco. Penso che riuscire a trasformare questa iniziativa in un’occasione di interconnessione scientifica per creare collaborazioni, condividere idee e ricevere critiche costruttive sia una delle potenzialità più interessanti da portare avanti nel prossimo futuro. Ancora grazie a chi ha speso tempo ed energia per la realizzazione di questo progetto.
A presto
Marco
Cari tutti,
da partecipante sono totalmente d’accordo con Marco sull’importanza di creare reti collaborative di giovani in un’iniziativa che è stata (e che sarà ancora) ottima e che guarda al futuro. Mi piacerebbe quindi che nelle prossime edizioni ci fossero spazi e tempi predefiniti di “tavola rotonda” tra i partecipanti per discutere e coinvolgere (o essere coinvolti) in modo costruttivo nei vari progetti. Inoltre sarebbe bello vedere qualcuno presentare lavori nati proprio dalle parole scambiate nei corridoi della prima edizione. Personalmente qualche idea su cui lavorare insieme mi è venuta ascoltando e scambiando due chiacchiere, e già questo da solo testimonia la buona riuscita dell’iniziativa. Complimenti davvero per la realizzazione, sono sicuro che, sperando di potervi partecipare, la prossima edizione sarà ancora migliore.
Un saluto a tutti,
Daniele
Ciao a tutti,
condivido in pieno (anche in seguito ai colloqui intercorsi dal vivo) le parole e i suggerimenti di Marco.
Credo che questa sia stata un’ottima iniziativa, non solo, come gia detto, per la possibilità che si è avuta di presentare dei lavori fatti da giovani per i giovani, ma anche (e soprattutto) per esserci conosciuti e aver scambiato le proprie idee e competenze.
Vorrei sottolineare l’elevata qualità dei lavori presentati globalmente e la capacità con cui ciascuno di noi si è impegnato per rispettare i tempi concessi, dando la possibilità di fare una vera e propria discussione senza sforare.
Dò la mia piena disponibilità per la creazione di una rete/mailing list/gruppo in modo che ci si possa stimolare e confrontare a vicenda e, magari perchè no?, proporre nuove cose.
Buona notte a tutti,
Alessandra
Carissimi,
mi unisco ai complimenti per la riuscita dell’iniziativa. Anche io penso che la qualità dei lavori presentati sia stata molto elevata e che l’entusiasmo dimostrato da tutti noi nelle presentazioni, unito all’informalità dell’incontro, abbia creato il clima ideale per fare rete e generare spunti di collaborazione.
Come forse ricorderete, ho presentato un lavoro di ricerca di base, appartenendo alla minoranza dei non clinici. Nel corso dei due giorni ho avuto modo di confrontarmi con i colleghi che hanno presentato lavori simili al mio e tutti concordiamo sul fatto che InfectionLab sia stata comunque un’ottima occasione di confronto. In linea con quanto sottolineato anche da alcuni interventi precedenti, però, ritengo che non sempre ci sia stata una perfetta integrazione tra ricerca di base e ricerca clinica.
Da esponente della prima categoria, mi sembra che si tratti del “solito e annoso” problema. A livello pratico facciamo cose differenti e spesso parliamo linguaggi differenti (sebbene magari lavoriamo sullo stesso virus!). Così va a finire che, fuori dal laboratorio, dalla corsia o da InfectionLab, quando ci ritroviamo allo stesso meeting, il biologo difficilmente partecipa alle sessioni di ricerca clinica e, viceversa, il medico non va a quelle di ricerca di base. Personalmente ritengo che questo sia proprio un peccato e, da scienziato, sarei ben felice di trovare occasioni in cui invece un confronto venisse stimolato.
Non so se valuterei in due gruppi diversi i lavori di ricerca di base vs ricerca clinica, oppure se creerei una tavola rotonda a cui far partecipare speaker under 40 di entrambi i gruppi, ma sicuramente sarebbe utile se ci fosse un momento in cui queste due realtà trovassero il modo di “parlarsi”, anche per creare le basi di eventuali collaborazioni. Forse è un obiettivo difficile e ambizioso. Ma proprio per questo andrebbe perseguito.
Naturalmente questa è la mia opinione da, come vi ho detto, esponente non clinico. Poi il meeting si chiama “Under 40 InfectionLab, giovani infettivologi italiani a confronto”, quindi occorre riflettere se la mia opinione sia condivisa o meno e se questa sia la sede giusta per proporre un confronto di questo tipo! 🙂
Comunque grazie ancora per la splendida opportunità.
Buon lavoro a tutti,
Filippo
Ciao a tutti!
sono stata molto contenta di partecipare a questa iniziativa, per gli incontri e lo scambio di idee, ma soprattutto per l’entusiasmo e la passione con cui tutti hanno presentato i propri lavori.
E credo che si tratti davvero di un ottimo punto di partenza per continuare a lavorare insieme.
Sono d’accordo con tutti i suggerimenti, molti dei quali abbiamo condiviso già in fase preparatoria e a Roma. In particolare penso che un cambio del 25% dei talent scout, come suggerito in chiusura, non sia sufficiente e spero che gli organizzatori tengano conto di questo. L’esperienza maturata dai partecipanti a questa sessione è la base migliore per svolgere l’anno prossimo il ruolo di talent scout.
Oltre alle proposte già menzionate sopra limiterei la possibilità di presentare lavori già pubblicati introducendo un limite temporale (6 mesi?) in modo da riportare ricerche sempre attuali.
Introdurrei inoltre un poster tour, in modo che chi porta un poster abbia modo di esporre il proprio lavoro.
A presto e grazie a tutti,
Laura
Ciao a tutti,
ringrazio Marco per aver aperto questa discussione e tutti gli altri che vi stanno partecipando. Credo che questo possa essere il punto di partenza per creare un gruppo di lavoro che collabori attivamente per provare a “fare rete” fra giovani e condurre magari studi multicentrici. Dal mio punto di vista sarebbe benvenuta anche una integrazione fra ricerca di base e ricerca clinica, proviamoci!!!
Proporrei quindi se qualcuno ha idee per condurre studi, anche semplici o retrospettivi, di provare a condividerle con il gruppo per valutare in quanti potrebbero collaborare e magari l’anno prossimo potremo presentarli.
A presto.
Sara
Ciao a tutti!
Mi associo ai complimenti, anche per me è stata una bella esperienza e occasione per conoscere e apprezzare gran parte dei partecipanti.
E’ un buon inizio,ma possiamo migliorare. E’ un contest under 40 e dobbiamo pretendere dai vari Prof che supervisionino tutto ma lascino lo scettro, lo spazio e la capacità decisionale ai talent scount.
I Prof sono una grande risorsa, ma delle volte il limite tra risorsa e problema è molto sottile.
Così, secondo me, sarà ancora più bello.
Spero di rivedervi, a presto
Francesco
Ciao a tutti
anche io penso sia stato un evento organizzato bene e con ottime potenzialità.
Da partecipante, penso che una delle innovazioni che dovrebbero essere apportate sia il fatto di valutare diversamente lavori già pubblicati, in quanto vengono presentati comunque con delle modifiche già solo per il fatto di essere stati sottoposti a revisione durante la procedura di pubblicazione. In tal senso risultano già “migliorati” rispetto ad altri più “acerbi” appena conclusi o ancora in divenire. Senza contare che essendovi la possibilità di caricare il file del lavoro pubblicato, si dava spazio al reviewer di infectionlab di approfondire la lettura del lavoro, mentre chi non aveva pubblicato aveva a disposizione solo qualche migliaio di caratteri.
Detto ciò,
complimenti davvero perchè è stata una bellissima esperienza!
A presto,
Marianna
Ciao a tutti
L’esperienza è risultata assolutamente positiva, considerando che è stata la prima edizione e il periodo per preparare i lavori sostanzialmente breve. Complimenti a tutti per l’elevato livello scientifico di tutte le comunicazioni
Detto ciò, si può ancora migliorare e molto.
1) Sono d’accordo con Marianna, i lavori già pubblicati dovrebbero essere valutati a parte, in una sessione apposita.
2) Per i lavori (numerosi in questa edizione) di ricerca di base o comunque strettamente di laboratorio sarebbe opportuno inserire almeno 2-3 giovani valutatori competenti in tale settore (microbiologi e/o biologi o infettivologi esperti in ricerca di base)
3) Sono d’accordo inoltre con Laura. I poster presentati erano tutti di ottimo ivello e meritavano una presentazione e sessione a parte
Per il resto
Buon lavoro a tutti e ci vediamo presto!!
Giuseppe Bruno
Buongiorno a tutti! Condivido tutti i suggerimenti proposti, soprattutto quelli di avviare collaborazioni tra centri, di qualsiasi tipo, per i quali sono disponibile ed entusiasta. Qualsiasi modifica sia accolta tra quelle emerse non potrà che migliorare ulteriormente la già ottima riuscita della prima edizione. Aggiungo una suggestione in merito alla prossima edizione, peraltro già menzionata nei discorsi de visu della scorsa settimana: stratificare per età, soprattutto per incentivare i più giovani a mettersi in gioco.
Ciao a tutti
Condivido assolutamente l’idea di utilizzare questa occasione per iniziare collaborazioni e la proposta di creare magari nella prossima edizione delle tavole rotonde in cui poter discutere di progetti futuri.
Concordo in pieno sulle proposte già suggerite come lo stratificare per età, rotazione del team di selezione e forse per una valutazione più snella dei lavori, potrebbe essere utile cercare di uniformare un po di più le sessioni.
Bellissima iniziativa e sono molto contenta di aver potuto partecipare,
a presto
Silvia
Ciao a tutti,
confesso di esser tornata da Roma con una buona carica di entusiasmo!
ho trovato l’evento decisamente interessante, talvolta più difficilmente fruibile per competenze differenti (ricerca di base o clinica) ma allo stesso tempo mi auguro che il contesto giovane ci spinga sempre più a domandare e ad integrarci.
Come già discusso a voce con qualcuno di voi e come letto in alcuni dei vostri commenti concordo su:
– utilizzare questa connessione come trampolino di lancio per reti nuove e nuovi progetti. A questo fine proporrei nella prossima edizione un po’ più di spazio al “confronto puro”, tipo tavole rotonde a tema, al fine di lasciar sviluppare idee e disegni di studio.
– concordo sul lasciare spazio alla sessione poster, sul punteggio differente per categoria e sulla distinzione tra lavori ongoing/progetti embrionali e già pubblicati
Non sono invece molto d’accordo con la stratificazione per età, ma probabilmente questo è a causa dell’anno di nascita…!
a presto e grazie a tutti,
Stefania
Ciao a tutti! Condivido in pieno le vostre proposte. Per quanto riguarda la divisione tra lavori clinici e laboratoristici, questo in passato si faceva (i vecchi specializzandi ricorderanno l’IDA!), per cui potrebbe essere reintegrata.
Le collaborazioni sono graditissima, potremmo creare sul sito una specie di bacheca di studi correlato dalle mail degli autori, su cui ognuno può cliccare quello di interesse e contattare il collega di riferimento per avviare la collaborazione.